MB 108 isostatico con freno emergenza

lorenzo Calvi Francesco Zenoni

La parola al nostro TECH TEAM.

A cura di LORENZO CALVI, Direttore tecnico  e   FRANCESCO ZENONI, Area Manager

Quando si parla di installazioni dalle dimensioni molto importanti, in Alberto Sassi si parla di MB108, l’argano più grande nella gamma a catalogo!

In questo caso la macchina viene proposta con un allestimento nuovo, per rispondere a delle esigenze di impianti imponenti e al tempo stesso rispondenti alle normative più avanzate.

 

Vi raccontiamo come l’abbiamo sviluppata:

 

LA RICHIESTA: una macchina per un montacarichi da 15 tonnellate di carico utile, trazione 6/1, velocità puleggia 3 m/s con rapporto di riduzione  a 4 ingressi, ovvero, 4/59.

 

LA SFIDA: utilizzare una macchina isostatica con una potenza nominale di 90 kW munita di un freno di sicurezza sull’albero della puleggia secondo la norma EN 81- 20:2020.

 

La NOSTRA SOLUZIONE: siamo partiti dal nostro MB108 e lo abbiamo modificato utilizzando un albero puleggia speciale integrale lungo mezzo metro in più rispetto allo standard (1150mm contro 650mm).

 

Questo albero speciale ci permette di montare un doppio freno di emergenza (4 dischi freni totali) con mensola di supporto integrata nel telaio della macchina. Questa esecuzione con freni MAYR è stata sviluppata dalla ditta tedesca FUKA  e permette di raggiungere una coppia frenante totale di 6240Nm.

Il VALORE AGGIUNTO DI QUESTA SOLUZIONE: siamo riusciti a montare il freno contro i movimenti incontrollati su una macchina per portate fino a 200persone con albero di trazione su solo due punti di appoggio (supporto esterno e corona a sbalzo).

Questa applicazione è da oggi disponibile a catalogo come applicazione speciale standard.

ALBERTO SASSI MB108 dettaglio freno
freno Mayr su MB108

Da sinistra:    Alessandro Albertazzi, R&D Sassi   –   Lorenzo Calvi, Direttore Tecnico Sassi.  – 

                        Manuel Noe Technical manager Fuka- Torsten Fuka, Managing Director Fuka

alberto sassi MB108 emergency brake

Banco prova rigenerativo 108

La parola al nostro TECH TEAM.

A cura di LORENZO CALVI, Direttore tecnico  e   ALESSANDRO ALBERTAZZI, Progettista Ricerca e sviluppo

Quale era il TEMA:  rodaggio argani di grandi dimensioni

Quale era la SITUAZIONE INIZIALE: banco per effettuare il rodaggio meccanico equipaggiato con freni idraulici e dischi di grosse dimensioni.

Quale è stata la SFIDA e i PROBLEMI RISCONTRATI: alta temperatura da calore di attrito e dissipazione di energia durante le fasi di rodaggio , tempi e costi elevati di manutenzione per ripristinare l’usura delle pinze

Il nostro OBIETTIVO: ridurre il calore di attrito e mantenere alte la velocità di rotazione; evitare dispendio energetico e ottimizzare i tempi di rodaggio. Estendere il rodaggio ad un numero maggiore di tipi di macchine

Cosa abbiamo REALIZZATO : abbiamo progettato e creato  un banco di rodaggio rigenerativo a frenata elettrica

VANTAGGI che abbiamo ottenuto :  nuovo banco capace di eseguire le fasi di rodaggio con basse temperature di frenatura. Aumento della velocità in ingresso; riduzione tempi del ciclo; recupero del 75% di energia e ottimizzazione energetica.

 

RISULTATO PIENAMENTE RAGGIUNTO!!!

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Andando sempre più verso azioni che comportino, anche a livello industriale, un impatto via via più limitato sulle emissioni di CO, abbiamo pensato di rivoluzionare la logica di rodaggio dei nostri riduttori di fascia alta cominciando da quello più prestazionale per carichi e potenze: MB108.

Fino al recente passato la macchina veniva rodata su un apposito banco dotato di freni idraulici con dischi di grosse dimensioni in modo da simulare le reali coppie resistenti degli impianti ascensoristici di destinazione.

Tale processo, pur meccanicamente valido e affidabile nei risultati finali di perfetto adattamento delle superfici di contatto tra vite e corona, aveva il grosso limite di sviluppare un forte calore di attrito e di dissipare molta energia elettrica nel funzionamento. La necessità di mantenere delle velocità di rotazione basse sull’asse frenato per non innalzare ulteriormente le temperature del sistema allungava inevitabilmente i tempi stessi del rodaggio, portando ad un ulteriore dispendio energetico dannoso all’ambiente.

La decennale esperienza maturata sui banchi rigenerativi di nuova generazione, già impiegati nelle altre linee di produzione su range di potenza più piccoli, ha spinto l’azienda Alberto Sassi a rivisitare anche quello dell’  MB108 che può installare motori B3 fino alla taglia “315” da 110 kW.

Nel banco rigenerativo la frenatura avviene elettricamente per mezzo di un secondo motore-freno che funge da generatore e restituisce gran parte dell’energia impiegata all’ingresso del primo motore montato sull’asse veloce  per muovere il sistema. Ottimizzando la parte meccanica posta tra l’asse lento ed il secondo motore-freno si riesce a recuperare un 75% dell’energia che andava dispersa nel vecchio banco ormai dismesso. Grazie a questa nuova filosofia costruttiva le temperature finali nella sezione frenante sono enormemente più basse rispetto al passato, e grazie a ciò le velocità applicabili in ingresso alla parte motrice possono essere fino a 20 volte maggiori: questo significa una riduzione dei tempi ciclo ed una ulteriore ottimizzazione energetica del sistema grazie anche alla migliore lubrificazione delle parti del riduttore sottoposto a rodaggio.

L’impiego di due inverter separati per la gestione del motore trainante e di quello frenante evita altresì inutili spunti di corrente alla partenza nelle inversioni di moto, riducendo ulteriormente l’energia impiegata in ingresso.

Gli ottimi risultati finali ottenuti nel contatto vite-corona hanno confermato la bontà del progetto che prossimamente verrà esteso ad altre linee di grande potenza della nostra gamma.

Gearless con protezione IP66

CERTIFICAZIONE IP66 PER I MOTORI GEARLESS G500 T1 E T2

Protezione contro polvere, sabbia e acqua anche per i gearless di grandi dimensioni

Abbiamo completato una nuova esecuzione speciale per rendere i gearless G500 T1 e T2 in versione IP66 adatti a impiant​i ascensore realizzati in ambienti sottoposti a condizioni  atmosferiche e ambientali estreme.

In particolare l’Indice di Protezione IP66 indica:

  • Protezione totale contro l’ingresso di polveri
  • Protezione contro getti d’acqua ad alta pressione da qualsiasi direzione

Per la loro realizzazione è stata seguita una logica similare a quella attuata per i gearless G300 e G400

Data la particolare dimensione della macchina è stato fatto un attento e scrupoloso lavoro per garantire l’adeguata sigillatura dei semigusci di alluminio.

Come per i gearless per ascensori di dimensioni minori, anche in questo caso la lamiera esterna ingloba il freno stesso.

Campi di applicazione dei gearless certificati IP66

Queste esecuzioni che rispondono ai requisiti previsti dalla normativa IP66 trovano applicazione negli ascensori realizzati in ambienti sottoposti a forti sollecitazioni atmosferiche e ambientali, quali ad esempio:

  • Ambienti marini
  • Impiantistica navale (civile e militare)
  • Impianti adatti alle regole anti-incendio ( Fire Fighting Lift , EN 81-72)
  • Industrie con polveri molto fini (cementifici, mulini ecc.)
  • Ambienti con atmosfere corrosive
  • Industrie del Petrolchimico in generale
 

 Il grado di protezione IP66 impone che le macchine siano protette contro l’intrusione di specifici agenti esterni. Questo non permette quindi di utilizzare dispositivi che andrebbero ad interrompere la catena di protezione complessiva della macchina, quali la ventilazione forzata e la leva di apertura esterna.

Entrambe le esecuzioni hanno superato i test e sono state certificate da Icepi, ente terzo accreditato.

Per saperne di più

Scopri nei dettagli i modelli gearless G-500 T1 e T2

Contatta il nostro ufficio tecnico tech@sassi.it

Nuovo Mody

​​​​​​​​​I grandi classici portano le città nel futuro !​

NUOVO MODY – Nuove funzionalità, affidabilità di sempre.​
Il MODY, un classico tra gli argani della famiglia dei prodotti SASSI, ha deciso di rinnovarsi e ampliare le sue funzionalità per venire incontro alle esigenze di modernizzazione degli impianti del futuro.

Da oggi disponibile anche a 2 velocità​

Polivalente per impianti con portate fino a 480kg tiro 1/1 e fino a 630 kg tiro 2/1

  • ancora più compatto
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  • più leggero
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  • ​è ideale da tenere a stock in magazzino
  • freno di emergenza su asse lento
  • manovra di emergenza manuale a distanza

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